Carol Editor e Coach Scrittura Come scrivere un romanzo – L’architettura narrativa

Come scrivere un romanzo – L’architettura narrativa

Come scrivere un romanzo: l'architettura narrativa

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“Anche io dovrei scrivere un romanzo”, “Anche io ho un’idea per un romanzo, devo solo trovare il tempo per scriverlo”, “E che ci vuole? Ti siedi alla scrivania e cominci a scrivere”.

Quante volte abbiamo sentito queste frasi? Spesso anche alcuni scrittori famosi parlano di ispirazione folle e momentanea, istintiva.

Come scrivere un romanzo – Non credere agli scrittori che ti dicono “mi sono seduto e ho scritto!” (e fra poco ti spiego perché)

Anni fa, tra i primi corsi che trovai online, mi imbattei in un manualetto di uno scrittore famoso che presentava per fasi la costruzione dei personaggi e della trama, ma entrava in continua contraddizione affermando che le storie, essendo frutto di fantasia, erano soltanto ispirazione, creatività del momento.

Ora, capiamoci, sicuramente ci sono degli scrittori istintivi, di certo il momento di ispirazione è fondamentale per costruire una storia, ma non prendiamoci in giro, la scrittura è un duro lavoro, fatto di routine, determinazione e perserveranza, quasi ostinazione.

Allenare l’ispirazione – Come scrivere un romanzo

Questa mattina mi sono svegliata da un sogno “ispiratore”, che mi ha offerto l’idea per un nuovo romanzo (ne ho già uno in fase di editing [sì, anche gli editor hanno un editor!], uno in stesura e due in progettazione) e mi sono resa conto che questa cosa mi capita sempre più spesso.

Ma allora come funziona? Quindi è vero che è tutta questione di ispirazione?

Un po’ sì, un po’ no. In realtà, io vivo di storie, quindi creo un terreno sempre fertile per l’ispirazione.

Leggo moltissimo, guardo film e serie tv in ogni momento libero, lavoro sulle storie di altri autori e altre autrici.

Come scrivere un romanzo – Cosa vuol dire tenere in allenamento l’ispirazione.

Cosa vuol dire tenere in allenamento l’ispirazione? Semplice, tenere la creatività sempre in allerta e renderla gradualmente più ricettiva.

Tornando alla mia personale esperienza, credo che il sogno e i momenti di relax (in particolare quelli in cui leggo) siano le due scintille più produttive per le mie idee.

Essendo una lettrice ingorda (ma anche una cinefila) sono sempre stimolata da particolari che nelle storie di altri sono insignificanti ma che per le mie sono elementi di svolta.

Tuttavia, nonostante l’ispirazione sia un fattore indispensabile per la creazioni di storie, personaggi e mondi narrativi, non dimentichiamoci che quella è solo la miccia per accendere il fuoco ardente della scrittura.

Tra ispirazione e organizzazione – Come scrivere un romanzo

In poche parole, l’idea embrionale va poi costruita nel dettaglio, organizzata, plasmata in modo coerente e credibile. Ma come si fa?

Io prendo appunti ovunque. Lascio post-it, blocchetti, matite in giro per casa e appunto sempre tutto. Sì, a volte anche nel blocco note del cellulare, è vero, ma soprattutto su carta, perché… be’, qui dovrei raccontarti un aneddoto importante della mia vita.

Come scrivere un romanzo – Una persona che mi ha cambiato la vita

C’è stata una persona fondamentale nella mia adolescenza, un ragazzo che aveva l’arte nel cuore, un genio dell’informatica che sapeva toccare le corde nascoste dell’anima attraverso le sue tante arti, dalla fotografia al disegno, dalla scrittura al teatro. Questo grande artista che ho avuto la fortuna di avere come cugino per un po’ (ahimè è morto 22 anni fa) mi consigliò di portare sempre con me un taccuino, per appuntare idee di ogni tipo, pensieri anche stupidi, sfogare tutto quello che mi si affollava nella testa.

Diceva sempre di lasciarne uno anche in bagno e un altro sul comodino “perché non sai mai quando ti vengono le idee migliori, e mentre cerchi una matita e un foglio per scrivere, quelle se ne sono già scappate”.

Come scrivere un romanzo – Forse era questo il mio destino!

Grazie a questo artista, io non ho mai dimenticato di portare con me una matita, foss’anche per appuntare le idee dietro lo scontrino della spesa.

Questa abitudine, però, ne ha portata con sé anche un’altra, quella della riflessione.

Con la casa tappezzata di fogli, foglietti, appunti, la mia mente metabolizzava gradualmente quelle idee e le trasformava in vere e proprie storie.

Come scrivere un romanzo – Quando gli appunti sono troppi

A volte, però, si creava un piccolo ingorgo, un sovraccarico di elementi narrativi che si aggrovigliavano in un gomitolo che nemmeno gli artigli di un gatto avrebbero potuto districare. E allora ho iniziato a raccogliere regolarmente questi foglietti, dividendoli in idee per narrativa e idee per saggistica, archiviate a loro volta per genere o tipologia di storia e argomento.

Avendo trovato un metodo tutto mio per raccogliere e raggruppare le idee, la fase successiva di costruzione del testo (sia che si trattasse di saggio, sia che fosse una narrazione) era quasi naturale.

Ancora non lo sapevo, ma stavo esplorando quello che sarebbe presto diventato il mio personale metodo di architettura narrativa.

Come è nato il metodo – Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa

Come scrivere un romanzo: l'architettura narrativa

Sono una persona molto pignola, quindi essere editor e scrittrice mi ha creato qualche piccolo problema. In fase di stesura, tutto il materiale creato e organizzato nello step precedente si trasformava in un caos di cui non ero mai contenta.

Negli anni, dopo studi approfonditi di narrativa e narratologia, frequentazione di diversi corsi di scrittura, confronto con realtà simili alla mia, ho capito che i vari metodi di progettazione narrativa non mi appartenevano e, soprattutto, confondevano le idee di molte persone creative che si allontanavano perfino dalla scrittura per paura di essere ingabbiate in schemi rigidi e macchinosi.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – La mia storia

Intendiamoci, io sono diventata editor per puro caso. Volevo diventare scrittrice, mi sono messa sotto a studiare qualsiasi cosa che riguardasse la materia e alla fine ho deciso di utilizzare il bagaglio pesantissimo che mi portavo ormai dietro. Però, essendo pignola come un serial killer, dopo il corso di formazione da editor, redattrice e correttrice di bozze, non ho mai smesso di sviscerare ogni dettaglio che non mi convinceva del tutto.

Ho smontato pezzo pezzo i vari metodi, ho scardinato le linee dritte delle tabelle, ho scompigliato le carte e mi sono messa, mattoncino dopo mattoncino, a ricostruire il mio personalissimo percorso, quello che oggi è il Metodo flessibile di architettura narrativa.

Che cos’è l’architettura narrativa – Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa
Come scrivere un romanzo: l'architettura narrativa

Al contrario di quanto si pensi, il romanzo non è una successione di parole messe lì a caso a seconda dell’ispirazione. Non dare retta a chi ti dice “ho avuto l’illuminazione” o “io mi siedo e scrivo”. In realtà, anche se non se ne rendono conto, le storie vengono pensate, immaginate, metabolizzate e si sedimentano nel nostro cervello anche per anni, quindi, anche in quei casi, c’è una sorta di scaletta organizzativa del materiale, seppur solo nella mente. Col tempo, questa scaletta si fa sempre più chiara e dettagliata ed è lì che viene fuori la storia che poi questi scrittori credono di scrivere “di getto”.

Però c’è un altro fattore che mi ha fatto riflettere: tutti abbiamo la capacità di organizzare il pensiero, le idee, ma ognuno ha un suo metodo. Ecco perché non ho chiamato il mio percorso “Corso di scrittura” o “Metodo di architettura narrativa”, ma più semplicemente “Per-Corso di scrittura narrativa” e “Metodo flessibile di architettura narrativa”.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – Le parole sono importanti!

Le parole Per-Corso e flessibile cambiano l’approccio alla fase di organizzazione e costruzione dei contenuti e della struttura delle storie al punto da impedire al metodo di diventare una gabbia per la creatività.

Quante volte vi ho parlato di percorso di crescita? Quante volte vi ho parlato di personalizzazione degli step? Ormai qualcuno ne sarà perfino nauseato. Ma, a costo di essere ripetitiva e noiosa, trovo indispensabile far comprendere che ogni scrittore ha un suo modus operandi, ogni scrittore ha il suo personalissimo percorso, segnato dalla forma mentis, dal carattere dell’individuo, dalle abitudini e in parte anche dai traumi passati.

Insomma, in poche parole, traendo spunto da tutto quello che ho studiato (e che studio ancora), il Per-corso flessibile di architettura narrativa (potremmo unire perfino le due diciture in questo modo originale) è diventato un cammino affiancato in cui chiunque sogni di diventare scrittore possa trovare la sua personalissima direzione, senza forzature né obblighi.

Perché architettura narrativa? – Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa

E ora veniamo al nome: perché ho scelto la parola architettura?

Be’, utilizzo questo termine un po’ perché vengo da una famiglia di architetti e ingegneri e un po’ perché comunque il romanzo è il risultato di un lavoro lungo a partire dalle fondamenta, solide basi che devono appunto sostenere tutta la struttura, null’altro che… la premessa.

Hai mai visto un edificio in costruzione? Ecco. Immaginiamo lo scheletro di una casa, fatto soltanto di pilastri e solai. Non sembra una trama di linee intrecciate fra loro come le linee narrative del nostro intreccio o della nostra trama?

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – Gli step

Poi ci sono i muri portanti, i personaggi, che proteggono l’edificio dagli agenti esterni con il loro spessore. I personaggi, insieme alla trama, inoltre, fungono da sostegno al punto da evitare grossi danni dopo uno scossone, un sisma improvviso capace di sconvolgere tutti gli elementi.

Insomma, ognuno di questi elmenti è un componente della nostra casa. E questa casa deve essere solida, altrimenti non ci andrà ad abitare nessuno. Ed ecco che, quindi, i personaggi, da muri portanti, diventano se stessi, lasciando il peso dell’edificio all’ambientazione e al tempo della narrazione.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – E ora che succede?

È venuto il momento di aggiungere altre componenti, dai muri divisori ai pavimenti, dalle sottotrame fatte di tubature e cavi elettrici ai cartongessi, il tutto fino alle ultime rifiniture come gli infissi (porte e finestre), i sanitari dei bagni, la cucina con un primo tocco d’arredamento e così via.

I personaggi, nel frattempo rimasti a guardare dall’esterno, offrendo suggerimenti su come sistemare ogni dettaglio strutturale, ora possono prendere vita e diventare inquilini di quell’edificio. Ed è in questo momento che, attraverso il loro sguardo, scegliamo e arrediamo le ultime stanze. Questa fase corrisponde alla scelta del punto di vista, che può essere di un solo personaggio in esplorazione di questo nuovo mondo narrativo o onnisciente che passa da una stanza all’altra, o perfino un punto di vista multiplo che salta da una camera all’altra.

Linguaggio e stile – Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa

Ora tocca alle rifiniture. La scelta del linguaggio e la definizione dello stile non sono altro che discussioni e liti sul colore delle tende, dei tappeti, sui quadri da appendere. Un tocco classico o moderno, lo stile minimal o un po’ rococò?

Un percorso lungo e tortuoso in cui cambierai tantissime volte idea e, mi spiace dirtelo, non basterà nemmeno. Perché alla fine, quando ti nasconderai dietro al divano per osservare lo svolgimento della storia (rilettura), ti accorgerai di alcuni errori, un terremoto creerà delle crepe, un gatto distruggerà il tappeto persiano in salotto, il colore della cucina (azione, tensione e ritmo narrativo) sarà troppo spento e tu dovrai sistemare tutti questi danni.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – Come ristrutturare l’edificio

Come? Con pazienza, meticolosità, determinazione e con il supporto e il consiglio di un professionista un po’ architetto, un po’ manovale e un po’ interior designer, capace di rinforzare i muri portanti, risistemare le tegole del tetto, scovare l’arredamento giusto per creare un ambiente accogliente per la tua storia e per i tuoi lettori.

Conclusioni – Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa

Come scrivere un romanzo: l'architettura narrativa

Ebbene sì, in fondo, il percorso di architettura narrativa non è altro che la costruzione cauta di un mondo narrativo solido, sicuro e accogliente per il tuo pubblico.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – E io in tutto questo come posso aiutarti?

Be’, dipende molto da te. Per il momento è attivo un percorso di scrittura narrativa, oppure puoi richiedere un supporto dopo la prima stesura attraverso la scheda di valutazione tecnica o l’editing, ma sto già lavorando alla creazione di un vero e proprio per-corso completo per costruire e scrivere il tuo romanzo attraverso il Metodo flessibile di architettura narrativa.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – Il Per-Corso

Sto pensando a due modalità, una on demand, con video, slide, pdf e qualche audio, attraverso la quale sviluppare da solo, in totale autonomia, il tuo metodo, e una seconda affiancata, in cui, oltre a tutto il materiale, ti guiderò personalmente verso la costruzione del tuo percorso e la scrittura del tuo primo romanzo.

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa – Aggiornamenti

Se vuoi saperne di più, ti ricordo che fra pochissimo comincerò a condividere gli aggiornamenti al riguardo nel mio profilo Ig @caroleditorecoach e che, intanto, il servizio di writer coaching è già attivo.

E nel frattempo… buona scrittura!

Come scrivere un romanzo: l’architettura narrativa

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