Parliamo di Fantasy

Parliamo di fantasy

Parliamo di fantasy – L’argomento di oggi non è semplice da affrontare, ma è sicuramente necessario per comprendere il nostro periodo “letterario”; cercheremo infatti di riflettere sulle origini del fantasy e sui suoi sottogeneri.

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Ma prima, come mio solito, una premessa: il fantasy non è un genere letto solo dai più giovani.

Questo pregiudizio che resiste ancora oggi, vuole che il genere fantasy, proprio perché legato alla fantasia, sia più popolare fra i giovanissimi. E se ti dicessi che io ho cominciato a leggere fantasy a trent’anni? Se ti dicessi che la saga fantasy Fantaghirò ha un legame con Italo Calvino?

A quest’ultima domanda voglio rispondere subito, ricordando che Fantaghirò (saga tv fantasy) non è altro che la trasposizione televisiva di Fanta-Ghirò (o Fanta Ghiro) persona bella, una fiaba popolare di cui troviamo prime tracce nell’Ottocento e che poi Italo Calvino ha raccolto e tramandato a noi.

Ma Italo Calvino si occupava di letteratura per ragazzi! Beh, non proprio. Per molto tempo è stato sottovalutato (come è stata sottovalutata la letteratura per ragazzi d’altronde), ma stiamo pur sempre parlando di un maestro di scrittura (Lezioni Americane).

Innanzitutto, togliamoci dalla testa questa convinzione: il fantasy non è un genere per ragazzi e non è un genere di terza categoria. Il fantasy nasce dalla nostra storia antica.

Che cosa vuol dire? Te lo spiego nel prossimo paragrafo.

Parliamo di fantasy – Da dove nasce il fantasy?

Parliamo di fantasy

Parliamo di fantasy – Ufficialmente, il fantasy moderno nasce tra il XIX e il XX secolo. Qualcuno lo fa coincidere con i primi libri di fantascienza, qualcuno direttamente con il maestro Tolkien.

A pensarci bene, però, il fantasy non è altro che una reinterpretazione della realtà attraverso la fantasia, l’unica capace di spiegare fenomeni che altrimenti ci sarebbero incomprensibili. Ti ricorda qualcosa?

Già, hai capito bene, il fantasy nasce dalla mitologia. Il concetto di magia, infatti, viene associato a tutti i fenomeni inspiegabili che ci circondano. Sì, hai ragione, qualcuno penserebbe anche al concetto di fede religiosa, ma non voglio addentrarmi in disquisizioni teologiche che non mi competono. Limitiamoci a parlare di fantasy e mondo fantastico e torniamo quindi alla mitologia. Quanti esempi abbiamo di “fantasy mitologico”?

Parliamo di fantasy – Possiamo analizzare il più eclatante: la mitologia greca.

La mitologia greca, come ci ricorda anche Madeleine Miller con i suoi romanzi “La canzone di Achille” e “Circe”, è piena di fenomeni fantastici, inspiegabili e magici.

La stessa cosa accade nelle fiabe, ormai genere letterario dedicato esclusivamente all’infanzia, ma che, in passato, è stato materia di studio di molti linguisti e semiologi, in particolare gli strutturalisti russi (V. Propp primo fra tutti).

Tutto riconduce comunque al mondo della fantasia, dell’immaginazione, che in genere appartiene ai più giovani.

Ma c’è ancora un tassello che manca: il fantasy è anche un modo per esplorare il lato oscuro (dark o gothic fantasy), per analizzare culture antiche e lontane dalla nostra (cultura celtica), rievocare un periodo storico (il Medioevo in molti casi). Insomma, il fantasy è un genere molto colto e raffinato e non va assolutamente sottovalutato.

Parliamo di fantasy – Harry Potter

Parliamo di fantasy – Lo so, ora mi dirai che Harry Potter è un libro per bambini e ragazzi. La storia dell’orfano che si scopre mago e che sconfigge il male (Voldemort) è ormai famosa in tutto il mondo e ha cresciuto un’intera generazione, quella nata negli anni ’90.

Non posso che darti ragione al riguardo, ma solo in parte. Innanzitutto pensiamo a quanti bambini, lettori di Harry Potter, sono ormai trentenni. Poi, non dimentichiamoci di quanti abbiano visto il film per caso in tv (repliche ormai ogni anno su Italia 1 e lo scorso dicembre è perfino approdato su Netflix). E, infine, gli ultimi tre “step”, Harry Potter e l’ordine della fenice, Harry Potter e il principe mezzosangue, Harry Potter e i doni della morte (talmente lungo da essere cinematograficamente diviso in due film) non sono proprio da ragazzini, anzi, sono anche abbastanza crudi e inquietanti.

Insomma, Harry Potter è ormai un brand, con tanto di pub, souvenir di ogni tipo, fan fiction, ecc.

Parliamo di Fantasy – Altri miti da sfatare

“Scrivere un fantasy è facile, basta inventare qualche mago, qualche drago o mostro e sei a posto”. Quante volte hai sentito questa frase? Troppe, dico io!

Smettiamola di pensare che il fantasy sia un genere facile da scrivere. La verità è molto diversa, anzi, tutto l’opposto.

Per scrivere un fantasy dobbiamo tenere conto di elementi che in altri romanzi non sono nemmeno considerati: l’elemento magico, con tanto di equilibri tra bene e male, le creature non umane, dagli orchi ai nani agli elfi, il mondo narrativo (world building).

Tutto questo, infine, si aggiunge agli altri elmenti che ogni scrittore dovrebbe tenere sotto controllo: intreccio, personaggi, coerenza narrativa, coerenza linguistica, ecc.

Detto questo, credo sia importante affrontare anche un altro argomento: la vastità del genere fantasy.

Non esiste un solo “tipo” di fantasy, ma molti, anzi, moltissimi, talmente tanti da non riuscire a classificarli tutti.

In questo articolo tenterò di elencarti i principali, ma sappi fin da ora che sicuramente, da qualche parte del mondo, proprio in questo momento, ne sta nascendo un nuovo sottogenere.

Ora veniamo ai sottogeneri principali.

Parliamo di fantasy

Parliamo di fantasy – High o Epic Fantasy

Questo genere è quello si identifica con un’opera che conosciamo tutti: Il signore degli anelli di Sua Maestà J. R. R. Tolkien (scusa, ma in questo caso il mio lato nerd prende il sopravvento).

Parliamo di fantasy – Elementi di High o Epic Fantasy

In questo sottogenere compaiono:

1. Mondo immaginario con tratti medievali (non sempre);

2. Razze non umane a confronto;

3. Magia sotto diverse forme;

4. Lotta tra bene e male;

5. Un oggetto magico da cercare o uno da distruggere per salvare il mondo;

6. Un eroe che dovrà affrontare diverse prove durante il suo viaggio.

Parliamo di fantasy – Heroic Fantasy

Dall’elenco precedente possiamo tirare fuori un’altra divisione del fantasy. Questa, l’heroic fantasy, si concentra sul protagonista, un eroe che affronta una serie di sfide e che salverà il mondo. La figura di questo eroe non è sempre buona e perfetta, anzi, gioca proprio sui suoi lati oscuri e sulla sua capacità di affrontarli. Molto dipenderà anche dalle figure che lo circonderanno, come per esempio mentore, spalla, alleati, ecc. So che sembra assurdo, ma perfino l’Odissea rientra in questo filone. Ulisse è l’eroe della storia dopotutto.

Parliamo di fantasy – Dark Fantasy

Dai lati oscuri arriviamo quindi al genere più cupo, il Dark Fantasy, chiamato anche Gothic fantasy. Qui compaiono atmosfere oscure, tetre, personaggi ambigui e striscianti. Il dark fantasy è il genere che ama esplorare anche molto l’etica e la morale nel modo più estremo. Tra i vari livelli di Dark Fantasy possiamo nominare anche Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin.

Parliamo di fantasy
Parliamo di fantasy – Urban Fantasy

Non tutti i fantasy sono ambientati in boschi abitati dagli elfi. Infatti, questo genere fa riferimento a tutti i romanzi ambientati ai giorni nostri, ma con elementi magici e “metropolitani” allo stesso tempo. Attenzione però a non confondere questo genere con la fantascienza, nella seconda ci sono molti elementi tecnologici, a volte cyber.

Parliamo di fantasy – Paranormal Romance

Una piccola nota va aperta per un sottogenere che unisce due generi tra loro molto lontani: il romanzo d’amore e il fantasy. In questo caso, al centro del romanzo c’è una storia d’amore, a cui si aggiungono dei fenomeni paranormali. Un esempio su tutti è quello della saga di Twilight.

Parliamo di fantasy – Conclusioni

Io, personalmente, sono un’amante del mondo tolkeniano e della saga di George R. R. Martin, Le cronache del ghiaccio e del fuoco, e spazio quindi tra l’high/epic fantasy e il dark fantasy.

Ho trentasei anni, non sono proprio un’adolescente, e preferisco i libri raffinati. Nel fantasy, in molti casi, ho trovato quell’acume, quell’arguzia, quella colta fantasia che finalmente risponde al mio desiderio di lettrice onnivora e vorace.

Parliamo di fantasy – Se vuoi scrivere un fantasy, devi tenere conto del tuo pubblico, una nicchia spietatissima

Da editor, posso dire che il fantasy è un genere complesso e che va costruito in fase preliminare di architettura narrativa con molta molta cura. Il pubblico di questo genere, infatti, è estremamente esigente e si sente davvero offeso e deluso se non c’è coerenza nel mondo narrativo proposto.

In conclusione, qual è la cosa più importante per scrivere un buon fantasy? Beh, le cose sono due: coerenza ed equilibrio.

Coerenza fra gli elementi del mondo narrativo, equilibrio tra le forze del bene e del male.

Sapevi tutte queste cose sul fantasy? Qual è la tua penna fantasy preferita? Ma soprattutto, qual è il tuo sottogenere prediletto?

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