Mi chiamo Carol, ho 38 anni e sono un’editor freelance. Scrivo, edito, correggo testi per le aziende da undici anni. La mia storia con la lingua italiana è sempre stata meravigliosa. Ho imparato a parlare molto presto, ho finito di imparare… mai! Ogni giorno leggo qualcosa di nuovo, ogni giorno la curiosità mi trascina verso nuovi mondi e nuove storie.Scorri per scoprire tutta la mia formazione e alcuni dei miei lavori.
Lettrice ingorda, editor pignola, coach di scrittura creativa e saggistica divulgativa.
Nel tempo libero divoro libri, spaziando dai romanzi contemporanei ai classici, dal thriller al fantasy, dai saggi storici a quelli femministi.
Condivido la scelta di un linguaggio ampio e inclusivo.
Se vuoi conoscere la mia formazione, scorri la pagina fino in fondo, dove troverai titoli di studio, corsi di formazione e aggiornamento.
Mi chiamo Sara Pambianco, ma tu puoi chiamarmi Carol. E soprattutto puoi darmi del tu. Dove esistono educazione, rispetto e gentilezza, non c’è bisogno di particolare formalità.
Carol, “donna libera”. Ho scelto questo nome dal significato potente. Grazie alla cultura, alla lettura, alla scrittura, è proprio così che mi sento oggi.
Non ti racconterò bugie, non scriverò come tutti “ho avuto una vita piena di libri” o “da piccola divoravo un romanzo dietro l’altro”. A scuola ci obbligavano a leggere questa o quella storia per poi farne dei pensieri, un testo, una scheda libro. Non ho mai avuto insegnanti capaci di trasmettermi passione per la lettura, mi assegnavano i compiti e io dovevo semplicemente svolgerli.
Risultato? Le uniche pagine che ricordo con grande piacere sono quelle del Giornalino di Gian Burrasca di Vamba, l’unico libro che forse mi rappresenta di più.
D’altro canto, però, a casa di mio nonno, passavo tutto il tempo nello studio, una stanza gelida in inverno e soffocante d’estate. Ore e ore a fissare dei volumoni ammassati in cupi armadi di legno.
Intimorita e affascinata, mi chiedevo quale mistero racchiudessero tutte quelle pagine nascoste da copertine cartonate.
Leggevo poco, da piccola. Ho sempre letto poco fino all’età di sedici anni.
A quel punto, però, scattò qualcosa. Non leggevo romanzi, non mi sentivo ancora pronta, ma spulciavo saggi e manuali, passavo interi pomeriggi in biblioteca a fare ricerche su qualsiasi cosa.
Per anni mi sono chiesta perché restassi a debita distanza dai romanzi, dai racconti, dalle storie.
Ogni libro è un sogno, a volte bello, a volte orrendo, ma pur sempre un sogno, pieno di colori. Accesi e pallidi, cupi e luminosi. Colori.
Per leggere davvero quei sogni colorati abbiamo bisogno di un coraggio nascosto.
Per analizzare una storia, per essere un professionista dell’editoria, però, non basta emozionarsi… e nemmeno leggere centinaia di storie!
E allora mi sono rimboccata le maniche. Ho imparato a usare il mio senso critico per scovare il vicolo cieco di un testo e ad ascoltare i brividi alla spina dorsale per riconoscere il talento.
Ed eccomi qui, pronta per un lungo viaggio insieme a scrittori e scrittrici, immersa nelle loro storie, accompagnata ogni giorno dai volumoni di mio nonno sulla libreria e dal Giornalino di Gian Burrasca sulla scrivania.
Esami svolti:
M-STO/08 Storia della stampa e dell'editoria
L-FIL-LETT/13 Filologia italiana
L-FIL-LETT/10 Forme e generi della letteratura italiana
M-DEA/01 Antopologia della diversità
M-STO/02 Ricerca storica e public history
M-PED/01 Pedagogia Generale, 8 CFU
M-PED/02 Letteratura per l'infanzia, 8 CFU
M-PED/02 Storia dei processi formativi, 8 CFU
(dal più al meno recente)
Ordine cronologico inverso, dal più recente al meno recente:
Videocorsi di Mettiamoci La Voce Academy:
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